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Questa pagina contiene la forma di vita dei giovani francescani, di coloro, cioè, che, affascinati da San Francesco e Santa Chiara d’Assisi, vogliono vivere la propria giovinezza immersa in Cristo, guidati dal loro esempio di vita.
Le norme raccolte in questo Statuto tracciano il volto del giovane francescano, la sua identità e i suoi impegni di vita per diventare testimone e strumento di Dio nel mondo.
La prima parte dello Statuto della Gifra, chiamata «Forma di vita», espone dei suggerimenti per la vita quotidiana del giovane, mentre la seconda si sofferma sull’organizzazione puntuale della Fraternità di ogni livello (locale, regionale e nazionale).
I giovani che si impegnano a vivere le norme raccolte in questa forma di vita lo fanno mediante un atto pubblico nella Chiesa, che si chiama Promessa.
Lo Statuto è uno strumento con cui la Gifra, nella famiglia dell’Ofs ed in unità con tutta la Famiglia francescana, rende testimonianza e servizio alla Chiesa e alla società.
In questo tempo, caratterizzato da forte relativismo e scetticismo, da chiusure individualistiche, da crisi dell’impegno di gruppo, come giovani francescani vogliamo essere un segno per i giovani del nostro tempo, una testimonianza per il mondo di oggi nella riaffermazione dei valori della fraternità, della pace, della gratuità, della minorità e della povertà, vissuti nella comunione ecclesiale e con tutta la Famiglia francescana.
Desideriamo, così, proporre concretamente l’ideale incarnato da Francesco, il quale morendo, ci consegnò questo messaggio: «Io ho fatto la mia parte, la vostra ve la insegni Cristo».
Ai giovani che si troveranno tra le mani questa
forma di vita, auguriamo di trovare in essa l’incontro con Cristo.
FORMA DI VITA
Identità e natura della GiFra
1. Identità e definizione
La GiFra è la Fraternità dei giovani che si sentono chiamati dallo Spirito Santo a fare l’esperienza della vita cristiana alla luce del messaggio di san Francesco d’Assisi, all’interno della Famiglia Francescana. A motivo della scelta francescana vissuta nella Secolarità, i giovani maturano la loro vocazione nell’ambito della Famiglia dell’Ordine Francescano Secolare di cui la Gioventù Francescana è parte integrante.
2. Rapporti con l’OFS
I Giovani Francescani considerano la Regola OFS approvata da Paolo VI, come documento ispirazionale della propria vita e come singoli e come Fraternità, confermando tale scelta mediante la «Promessa» (cfr. art. 5).
3. Norma di vita
La norma di vita dei giovani francescani è il Vangelo: in ogni sua parola, come in ogni uomo, essi sanno di incontrare Gesù Cristo; per questo si impegnano assiduamente a “passare dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo” (Regola OFS art. 4).
4. Servizio reso nella Chiesa
La GiFra, offre il servizio fraterno ed i mezzi per raggiungere la maturità umana, cristiana e francescana, contribuendo in tal modo a “rendere presente il carisma del comune serafico Padre nella vita e nella missione della Chiesa” (Regola OFS art. 1).
IMPEGNI E METODI
5. Promessa
La «Promessa» è l’impegno del giovane a conoscere ed a vivere il Vangelo secondo l’esempio di san Francesco in seno alla propria Fraternità che lo accompagna nel cammino di ricerca e di crescita spirituale.
6. Forma di vita
In conformità all’articolo 2 la «Forma di vita» della Gioventù Francescana è la seguente:
a. Ricerca di Cristo
… ricerchino la persona vivente ed operante di Cristo nei fratelli, nella Sacra Scrittura, nella Chiesa e nelle Azioni Liturgiche. La Fede di san Francesco che dettò queste parole: “niente altro vedo corporalmente in questo mondo dello stesso Altissimo Figlio di Dio se non il Suo Santissimo Corpo ed il Santissimo Sangue”, sia per essi l’ispirazione e l’orientamento per la vita Eucaristica (Regola OFS art. 5).
b. Comunione con la Chiesa
Sepolti e risuscitati con Cristo nel Battesimo, che li rende membri vivi della Chiesa, … si facciano testimoni e strumenti della sua missione tra gli uomini, annunciando Cristo con la vita e con la parola. Ispirati da san Francesco e con lui chiamati a ricostruire la Chiesa, si impegnino a vivere in piena comunione con il Papa, i Vescovi ed i Sacerdoti in un fiducioso ed aperto dialogo di creatività apostolica (Regola OFS art. 6).
c. Conversione
… In virtù della loro vocazione, sospinti dalla dinamica evangelica, conformino il loro modo di pensare e di agire a quello di Cristo mediante un radicale mutamento interiore che lo stesso Vangelo designa con il nome di «conversione», la quale, per l’umana fragilità, deve essere attuata ogni giorno. In questo cammino di rinnovamento il Sacramento della Riconciliazione è segno privilegiato della misericordia del Padre e sorgente di grazia (Regola OFS art. 7).
d. Vita liturgica e sacramentale
Come Gesù fu il vero adoratore del Padre, così facciano della preghiera e della contemplazione l’anima del proprio essere e del proprio operare. Partecipino alla vita sacramentale della Chiesa, soprattutto all’Eucaristia, e si associno alla preghiera liturgica in una delle forme dalla Chiesa stessa proposte, rivivendo così i misteri della vita di Cristo (Regola OFS art. .
e. Amore verso Maria
La Vergine Maria, umile serva del Signore, disponibile alla sua parola ed a tutti i suoi appelli, fu circondata da Francesco di indicibile amore e fu designata Protettrice ed Avvocata della sua Famiglia. I giovani francescani manifestino a Lei il loro ardente amore, con l’imitazione della sua incondizionata disponibilità e nella effusione di una fiduciosa e cosciente preghiera (Regola OFS art. 9).
f. Obbedienza caritativa
Unendosi all’obbedienza redentrice di Gesù che depose la sua volontà in quella del Padre, adempiano fedelmente agli impegni propri della condizione di ciascuno nelle diverse circostanze della vita, e seguano Cristo povero e crocifisso, testimoniandolo anche tra le difficoltà e le persecuzioni (Regola OFS art. 10).
g. Distacco dai beni terreni
Cristo, fiducioso nel Padre, scelse per Sé e per la Madre sua una vita povera ed umile, pur nell’apprezzamento attento ed amoroso delle realtà create; così … (i giovani) cerchino nel distacco e nell’uso una giusta relazione ai beni terreni, semplificando le proprie materiali esigenze; siano consapevoli poi di essere, secondo il Vangelo, amministratori dei beni ricevuti a favore dei figli di Dio. Così, nello spirito delle «Beatitudini», s’adoperino a purificare il cuore da ogni tendenza e cupidigia di possesso e di dominio, quali «pellegrini e forestieri» in cammino verso la casa del Padre (Regola OFS art. 11).
h. Libertà all’Amore
Testimoni dei beni futuri ed impegnati nella vocazione abbracciata all’acquisto della purità di cuore, si renderanno così liberi all’amore di Dio e dei fratelli (Regola OFS art. 12).
i. Amore verso i fratelli
Come il Padre vede in ogni uomo i lineamenti del suo Figlio, primogenito di una moltitudine di fratelli, … accolgano tutti gli uomini con animo umile e cortese, come dono del Signore e immagine di Cristo. Il senso di fraternità li renderà lieti di mettersi alla pari con tutti gli uomini, specialmente dei più piccoli, per i quali si sforzeranno di creare condizioni di vita degne di creature redente da Cristo (Regola OFS art. 13).
l. Spirito cristiano di servizio
Chiamati, insieme con tutti gli uomini di buona volontà, a costruire un mondo più fraterno ed evangelico per la realizzazione del Regno di Dio, consapevoli che «chiunque segue Cristo, Uomo perfetto, si fa lui pure più uomo», esercitino con competenza le proprie responsabilità nello spirito cristiano di servizio (Regola OFS art. 14).
m. Promozione della Giustizia
Siano presenti con la testimonianza della propria vita umana ed anche con iniziative coraggiose, tanto individuali che comunitarie, nella promozione della giustizia ed in particolare nel campo della vita pubblica, impegnandosi in scelte concrete e coerenti alla loro fede (Regola OFS art. 15).
n. Lavoro come dono
Reputino il lavoro come dono e come partecipazione alla creazione, redenzione e servizio della comunità umana (Regola OFS art. 16).
o. Testimoni nella famiglia
Nella loro famiglia vivano lo spirito francescano di pace, fedeltà e rispetto della vita, sforzandosi di farne il segno di un mondo già rinnovato in Cristo (Regola OFS art. 17).
p. Messaggeri di “Perfetta letizia”
Quali portatori di pace e memori che essa va costruita continuamente, ricerchino le vie dell’unità e delle fraterne intese attraverso il dialogo, fiduciosi nella presenza del germe divino che è nell’uomo e nella potenza trasformatrice dell’amore e del perdono. Messaggeri di “perfetta letizia”, in ogni circostanza, si sforzino di portare agli altri la gioia e la speranza (Regola OFS art. 19).
q. Amore verso le creature
Abbiano rispetto verso le altre creature, animate ed inanimate, che «dell’Altissimo portano significazione», e si sforzino di passare dalla tentazione di sfruttamento al francescano concetto di fratellanza universale (Regola OFS art. 18).
7. Metodi
Per realizzare pienamente questa forma di vita, secondo schemi propri della necessità del mondo giovanile e della sua pedagogia, i giovani francescani:
a. Vivere in Fraternità
vivono la Fraternità come un segno visibile della Chiesa, comunità di amore, e l’ambiente privilegiato in cui si sviluppano il senso ecclesiale e la vocazione cristiana e francescana, nonché come luogo ove naturalmente viene animata la vita apostolica dei suoi membri;
b. Operare nella Chiesa locale
si inseriscono pienamente, in modo attivo ed operante, nella vita della Chiesa locale, aprendosi a tutte le prospettive ministeriali e pastorali;
c. Collaborazione con gli altri gruppi ecclesiali
intensificano il dialogo e la collaborazione tanto con le Fraternità francescane quanto con gli altri gruppi ecclesiali, allo scopo di un maggior arricchimento reciproco e di un più efficace servizio alla Chiesa ed alla società;
d. Obbedienza agli Organi maggiori
rispondono generosamente alle indicazioni che le Fraternità nazionale e regionale offrono in merito alla formazione attraverso i sussidi, i campi scuola, i corsi di aggiornamento, ritiri, momenti di preghiera, revisione di vita e simili iniziative atte allo scopo;
e. Apostolato ed Evangelizzazione
si avvalgano nell’apostolato di tutti i mezzi che si ritengono idonei per una efficace e moderna evangelizzazione (mezzi di comunicazione sociale e artistica).
8. Preparazione al Matrimonio
La Fraternità giovanile francescana promuove incontri atti a preparare ed a formare i giovani ed i fidanzati alla vita sacramentale del Matrimonio.
9. Volontariato
Particolare attenzione i giovani rivolgono alle forme di volontariato, atte ad assicurare un servizio umano, responsabile e disinteressato ai fratelli, specialmente nell’ambito del proprio territorio e nella prospettiva della riconciliazione in campo nazionale ed internazionale.
10. Gioiosa esperienza di vita fraterna
L’interesse dei giovani francescani è rivolto anche al momento ricreativo, che vuole essere un’ulteriore testimonianza della gioiosa esperienza di vita fraterna.
NORME ORGANIZZATIVE
11. Fraternità locale, regionale e nazionale
La Gioventù Francescana vive ed opera articolata in Fraternità a diverso livello – locale, regionale e nazionale – collegate e coordinate tra loro e proiettate nel contesto internazionale.
12. Costituzione della Fraternità
Si ritengono formalmente costituite quelle Fraternità che, avendo un numero sufficiente di giovani che hanno pronunciato la «Promessa», abbiano ricevuto riconoscimento scritto dall’organo superiore GiFra competente, in armonia con la Fraternità OFS, se esiste in loco, o con il consiglio regionale OFS.
APPARTENENZA
13. Limiti di età
Possono far parte di una Fraternità i giovani che hanno compiuto i 14 anni di età e possibilmente non superano i 30. Questo ultimo limite non si applica ai dirigenti nazionali e regionali in carica.
14. Ingresso nell’OFS
I giovani che hanno compiuto i trenta anni di età continuano la loro esperienza di vita evangelica preferibilmente nell’Ordine Francescano Secolare o in altre forme di vita ecclesiale. Si raccomanda tale scelta anche ai coniugati.
15. Tempi di preparazione
I canditati premettono una preparazione di almeno sei mesi alla «Promessa», dopo di che diventano membri effettivi della Gioventù Francescana. L’ammissione alla «Promessa» è decisa dal Consiglio della Fraternità Locale.
16. Festa della Promessa
Con molta solennità si celebri la «Festa della Promessa», nella quale i giovani assumono o rinnovano annualmente, gli impegni della vita evangelica propri della GiFra. In tale occasione si può effettuare la consegna di un distintivo francescano, preferibilmente il Tau.
17. COLLABORAZIONE CON L’OFS
Per favorire una più stretta ed intensa comunione con l’OFS, i Consigli della GiFra, di ogni grado designino un proprio rappresentante, possibilmente «professo», presso la Fraternità OFS e chiedano a questa un professo suo delegato presso la Fraternità Giovanile. Il delegato OFS ha diritto di voto nel Consiglio della GiFra cui partecipa.
18. ORGANISMI
Gli organismi attraverso i quali la Fraternità esprime la propria funzionalità sono: L’Assemblea, il Consiglio, il Presidente e, per quanto attiene la parte spirituale, l’Assistente. Il funzionamento di tali organi è regolato da norme specifiche.
L’ASSEMBLEA
19. Partecipanti e funzioni
L’Assemblea, detta anche Congresso o Capitolo, è l’organo rappresentativo della base con potere legislativo e deliberativo. A livello nazionale è convocata con almeno 50 giorni di anticipo, a livello regionale con almeno 20 giorni, a livello locale con almeno 10 giorni.
L’Assemblea naz.le è composta dai Consiglieri Naz.li in carica, nonché dai Presidenti ed Assistenti regionali, più un eletto dall’Assemblea Regionale per ogni dieci (e frazione) Fraternità locali della regione da rappresentare.
L’Assemblea regionale è formata dai Consiglieri reg.li in carica, oltre che da tutti i Presidenti ed Assistenti locali, più, se si ritiene opportuno, un congruo numero di rappresentanti stabiliti dal Consiglio reg.le ed eletti dalla base.
L’Assemblea locale è formata da tutti i membri effettivi della Fraternità più l’Assistente della GiFra ed il delegato OFS.
Alle rispettive assemblee partecipano anche i Presidenti e gli Assistenti OFS (o loro delegati).
20. Tempi di riunione
L’Assemblea naz.le si riunisce ordinariamente almeno una volta ogni tre anni; la reg.le almeno una volta all’anno; la locale almeno due volte al mese. Straordinariamente l’Assemblea di qualsiasi grado si riunisce ogni qualvolta il Consiglio rispettivo lo ritenga opportuno, oppure allorché un terzo dei membri dell’Assemblea ne faccia richiesta con una mozione scritta.
21. Obblighi
L’Assemblea ha l’obbligo, in armonia con le indicazioni e decisioni di quella di grado superiore, di:
provvedere allo studio dei problemi di notevole importanza spirituale, sociale e temporale della Fraternità e prendere decisioni in merito;
programmare le varie attività;
procedere alla nomina dei presidenti e dei consiglieri rispettivi secondo le norme più sotto espresse;
determinare i contributi per il finanziamento delle varie attività.
IL CONSIGLIO
22. Compiti
Il Consiglio è l’organo esecutivo delle decisioni e delle direttive della propria Assemblea e di quella di grado superiore, e assicura il regolare funzionamento della Fraternità. In particolare il suo compito è:
a. animare e coordinare le attività della Fraternità;
b. indire corsi di aggiornamento, di studio, di esercizi spirituali, convegni, raduni e simili iniziative;
c. curare la formazione dei dirigenti e degli animatori;
d. interessarsi della Stampa e degli altri mezzi di comunicazione sociale;
e. discutere ed approvare la relazione annuale preparata dal presidente;
f. animare e stimolare i Consigli di grado inferiore;
g. tenere vivi i rapporti ed accrescere di continuo la collaborazione con tutta la Famiglia Francescana, particolarmente con l’OFS, mediante programmazioni ed iniziative comuni, specie nell’ambito della Chiesa locale;
h. promuovere e curare le associazioni degli «Araldini» in collaborazione con l’OFS, nonché le opere missionarie e vocazionali;
i. eleggere entro sei mesi, e per il periodo di scadenza del Consiglio, un nuovo presidente qualora quello in carica non potesse esercitare più il proprio ufficio per qualsiasi motivo;
l. nominare un altro Consigliere, sempre fino alla scadenza del Consiglio in carica, allorché qualcuno venisse meno per qualsiasi ragione;
m. cooptare altri consiglieri, purché il loro numero non superi globalmente un terzo di quelli regolarmente eletti;
n. dichiarare decaduto il Presidente od il Consigliere che, senza validi motivi, sia stato assente, a livello naz.le, al livello reg.le per tre volte consecutive.
23. Componenti
Il Consiglio Naz.le è formato dal Presidente e da altri cinque membri più l’Assistente; il Consiglio Reg.le e locale sono composti dal presidente e di un numero di membri adeguato all’entità e all’attività della Fraternità, più l’Assistente di pari grado. È consentita la nomina, da parte dei rispettivi Consigli, di un segretario per il disbrigo delle pratiche ordinarie. Ai Consiglieri è affidata la promozione e la cura dei vari settori di attività della Fraternità.
24. Tempi di riunione
Il Consiglio Naz.le si riunisce almeno due volte l’anno; quello reg.le almeno tre volte; il locale almeno una volta al mese.
25. Diritti dei Consiglieri superiori
I Consiglieri naz.li fanno parte di diritto dei Consigli di grado inferiore di propria residenza con diritto di voto. Così intendesi per i Consiglieri reg.li.
26. Giurisdizione dei Consigli superiori
I Consigli di grado superiore hanno la giurisdizione su quelli inferiori per la soluzione dei casi che di volta in volta si presentano.
27. IL PRESIDENTE
Il Presidente è il responsabile di tutta l’animazione della propria Fraternità e dei vari uffici e mansioni in ordine alla sua funzionalità. Egli rappresenta la Fraternità stessa e cura l’esecuzione delle direttive delle Assemblee e del Consiglio.
È coadiuvato in tutto da un Vice, eletto tra i Consiglieri, il quale lo supplisce durante la sua assenza, salvo quanto prescritto dall’articolo 22/i.
28. L’ASSISTENTE SPIRITUALE
In segno di comunione con tutta la Famiglia Francescana, il Consiglio della GiFra richiede ai competenti superiori un Assistente che curi spiritualmente i singoli e la Fraternità tutta. Egli salvaguardia e nutre il senso ecclesiale ed il carisma francescano, favorisce la formazione di base e specifica, nonché la promozione globale di tutta la Fraternità. Egli fa’ parte di diritto dei Consigli e delle Assemblee del suo grado.
A livello naz.le e reg.le se possibile, insieme con l’Assistente, fanno parte dei rispettivi consigli altri religiosi francescani, comunque non più di tre, che si occupino specificatamente della GiFra. Nei luoghi ove non fossero presenti religiosi francescani, il compito dell’Assistente è affidato ad altri sacerdoti o religiosi.
ELEZIONI
29. Designazione degli incarichi
La designazione agli incarichi di presidente e di consigliere i qualsiasi grado avviene a mezzo di elezioni, e queste si effettuano a scrutinio segreto.
30. Metodi
Per l’elezione del Presidente e vice-Presidente di qualsiasi livello è richiesta la maggioranza assoluta dei voti dei presenti nel primo e nel secondo scrutinio, mentre nel terzo si procede per ballottaggio tra i due che nell’ultimo scrutinio hanno ottenuto maggior voti.
Per l’elezione a Consiglieri di qualsiasi grado è sufficiente la maggioranza relativa dei voti dei presenti, purché i votanti non siano inferiori ad un terzo.
31. Modalità
Con una prima votazione si eleggono i Consiglieri; tra questi poi, con una successiva votazione, si elegge il Presidente; con una terza il vice-Presidente, sempre tra gli eletti. Copia del documento affermante l’avvenuta elezione, firmata dal Presidente e dal Segretario dell’Assemblea elettiva, è inviata al Consiglio di grado immediatamente superiore.
32. Presidenza delle Assemblee elettive
Le Assemblee elettive, perché siano valide, oltre all’applicazione delle presenti norme, devono essere presiedute dal Presidente di grado superiore o da un suo delegato, alla presenza dell’Assistente dello stesso livello. Le Assemblee elettive nazionali sono presiedute dai Presidenti naz.li OFS (o loro delegati).
33. Durata degli incarichi
Il Presidente ed i Consiglieri naz.li e reg.li durano in carica tre anni; quelli locali due anni. I Presidenti naz.li e reg.li possono essere rieletti per un solo periodo immediatamente successivo.
34. Professione dei Presidenti nazionali e regionali
Il Presidente naz.le e quello reg.le siano «professi».
35. Diritto di voto
Nell’elezione del Presidente e dei Consiglieri locali, hanno diritto al voto, con l’Assistente, tutti i membri effettivi della Fraternità. Nell’elezione a livello regionale hanno diritto al voto, oltre l’Assistente ed i suoi collaboratori (cfr. art. 28), tutti i membri dell’Assemblea reg.le. Parimenti avviene, in modo analogo, a livello nazionale.
INTEROBBEDIENZIALITÀ
36. Assemblee e Consigli Interobbedienziali
Finché esistono le Obbedienze funzionano anche un’Assemblea ed un Consiglio Interobbedenziale ad ogni livello.
37. Tempi e partecipanti
L’Assemblea Naz.le Interobbedienziale è l’espressione delle Assemblee di tutte le obbedienze. Essa si riunisce ogni tre anni ed è presieduta dal Presidente del Consiglio Interobbedienziale (cfr. art. 38).
Oltre ai compiti descritti all’articolo 21, è di sua competenza l’approvazione, l’aggiornamento e la interpretazione delle presenti norme salvo la ratifica dei competenti superiori. Alla Assemblea Naz.le Interobbedienziale partecipano i Consigli naz.li, i Presidenti e gli Assistenti regionali della GiFra (o loro delegati), un congruo numero di gifrini stabiliti dal Consiglio Naz.le Interobbedienziale ed eletti dalla base nelle singole regioni, nonché i Presidenti ed Assistenti naz.li dell’OFS (o loro delegati). All’ Assemblea Reg.le (=prov.le) Interobbedienziale partecipano i Consigli reg.li, i Presidenti e gli Assistenti locali (o loro delegati) nonché i Presidenti ed Assistenti locali (o loro delegati) nonché i Presidenti ed Assistenti reg.li dell’OFS (o loro delegati).
38. Compiti
Il Consiglio Naz.le Interobbedienziale è composto dai Presidenti e vice-Presidenti naz.li e da un delegato del Consiglio Naz.le Interobbedienziale dell’Ordine Francescano Secolare. È presieduto ed assistito, a turno annuale, dai Presidenti ed Assistenti delle varie Obbedienze. Suo compito è:
a. animare e coordinare il lavoro dei Consigli Naz.li;
b. preparare, convocare ed animare l’Assemblea Naz.le Interobbedienziale;
c. indicare al Consiglio Internazionale dell’OFS ed agli altri eventuali organismi i propri rappresentanti;
d. dispensare, nei singoli casi, dalle presenti norme.
39. Conformità dei vari gradi
I Consigli Interobbedienziali di grado inferiore sono composti e funzionano in modo analogo a quello nazionale.
40. CONTRIBUTI
Per le spese occorrenti alla vita ed alla attività della Fraternità, in segno di comunione e di solidarietà, tutti offrono un contributo nella misura indicata dalle Assemblee ai vari gradi.
41. DICHIARAZIONE
Le presenti norme valgono per tutta la Gioventù Francescana d’Italia assistita dalle varie Obbedienze. Le precedenti norme si intendono abrogate. Le eventuali modifiche al presente Statuto devono essere approvate con la maggioranza dei due terzi dell’Assemblea Naz.le Interobbedienziale.
Paestum, 29 luglio 1984 |
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Parrocchia Sacro Cuore
Via P. Giovanni Parisi TOR, 1
Santa Lucia del Mela (Me)
Tel. - Fax 090.9359393
Cell. 3452427585
E-mail: frafilippotor@gmail.com |
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EVENTI DI RILIEVO
Festa dell'Eccomi
Genitori e Araldini
Domenica 5 Febbraio 2012 - ore 18.00
Quarant'ore
dalle ore 7,30 alle ore 16.30
9 - 10 -11 febbraio 2012
Festa di Carnevale
Ore 16.00
18 febbraio 2012
Stazione quaresimale
da S. Caterina al Sacro Cuore
29 febbraio 2012
Festa del Si
***
6 maggio 2012
Araldinfesta
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20 maggio 2012 |
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Corso di Cresima
Lunedi', ore 20.00
Corso PreMatrimoniale
Lunedi', ore 21.00
Catechesi Adulti
Martedi', ore 21.00
Incontro GiFra
Mercoledi', ore 21.00
Prove Coro
Venerdi', ore 21.00
Catechismo fanciulli
Sabato, ore 16.00
Araldini (dalla 3^ elem. alla Media)
Sabato, ore 17.00
Gruppo di Preghiera P. Pio
Primo Lunedi' del Mese
ore 16.30
Adorazione Eucaristica
Primo Venerdi' del Mese
ore 16.30
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