Vocazioni


Lettera aperta destinata a chi sente che il Signore lo chiama a lasciare tutto per seguirlo.
   
Superare le incertezze
Oggi più che in ogni altro tempo, i giovani sono molto incerti nelle loro decisioni. È vero, tuttavia, che, quando si tratta di compiere scelte definitive per la vita, non possiamo pretendere di avere delle certezze prefabbricate. Le incertezze, dunque, da una parte sono giuste, purificanti, ma dall'altra si devono diradare gradualmente nella misura in cui ci convinciamo che il Signore vuole la nostra cooperazione libera nella vocazione.
Egli desidera elaborarla con noi e in noi; attraverso le incertezze, che causano sempre sofferenza, ci aiuta a costruire il cammino lungo il quale arriviamo alla decisione di dire di Sì.
Ricevi, pertanto, questi umili suggerimenti, se senti che il Signore ti chiama alla sua sequela e il dubbio o la paura ti bloccano.

Fidati e ama
Anzitutto occorre diradare le incertezze mediante strumenti legittimi:
  • l'ascolto della Parola;
  • la lectio divina;
  • il silenzio;
  • la riflessione;
  • il dialogo con un accompagnatore spirituale.

Dobbiamo comunque assumerci un rischio. Chi non ama non rischia; quando, per esempio, decidiamo di dare fiducia a una persona, rischiamo.
Nella scelta della vocazione, non possiamo dunque cullarci in una eterna incertezza, adducendo la scusa che non vediamo ancora chiaro.
Dobbiamo nutrire una grande fiducia in Dio, nel senso di credere, cioè, che egli dentro di me pone i criteri per una scelta giusta. Non è fiducia in Dio il non impegnarsi per scegliere aspettando chissà quale rivelazione miracolosa! Quello che ci viene chiesto è di affidarci al Dio che opera in noi.
Tuttavia, all'origine delle nostre incertezze, si trova spesso il cosiddetto senso della indegnità. Non ci sem­bra possibile di essere oggetto di una predilezione divina, non finiamo mai di convincerci che il Signore ci ama davvero. E questo vuol dire che la nostra fede è ancora debole. Dobbiamo, infatti, credere che Dio ci ama, ci ama come non potremo mai immaginare, mai capire, mai pensare, mai esprimere.

Discernere il progetto di Dio
Nella vita quotidiana, il discernimento è la capacità di distinguere ciò che nelle mie azioni è secondo lo Spirito di Cristo e ciò che gli è contrario.
Spirito di Cristo è attenzione all'umiltà, all'accettazione della prova, alla carità, alla pazienza, alla benignità, alla gioia. Spirito contrario a Cristo è volontà della realizzazione di sé, gusto della mondanità, ricerca del successo, pretenziosità, malagrazia.
Il discernimento ci dà la consapevolezza di essere continuamente sotto la mozione dello Spirito santo (che ci spinge a vivere le Beatitudini) e sotto la mozione dello spirito maligno (che ci spinge all'ambizione, alla vanità, al successo, al parlar male degli altri...).
Ancora, il discernimento è la capacità di non agire per impulso, di capire da dove viene quell'impulso e se produce amarezza, invidia, irritazione, oppure pace, gioia, serenità, desiderio di pregare.
Questo discernimento quotidiano crea l'abitudine al discernimento vocazionale; a discernere, nell'insieme dell'impostazione della mia vita, che cosa è più conforme allo spirito di Cristo: E quando si è giunti a una scelta definitiva, pur se sofferta, ci fa cogliere subito se produce dentro di noi fiducia, letizia, consolazione dello Spirito santo.
Diventa allora facile capire se i nostri progetti corrispondono a quelli di Dio. I progetti di Dio li conosciamo dalla Sacra Scrittura; il Signore ha condotto il suo popolo fuori dalla schiavitù dell'Egitto verso la libertà della terra promessa e a poco a poco l'ha portato alla vita in Cristo, agli atteggiamenti evangelici delle Beatitudini. I nostri progetti sono dunque conformi a quelli di Dio quando corrispondono ai progetti di Cristo. Per questo è assolutamente importante l'esercizio della lectio divina, che ci permette di conoscere, giorno dopo giorno, come Gesù agiva, pensava, amava, godeva, voleva, serviva, si donava. Il comportamento di Gesù dodicenne nel tempio, per esempio, ci insegna che la giusta attenzione ai genitori non può mai impedire la realizzazione di una vocazione al presbiterato o alla consacrazione religiosa. Tanto più che i genitori non impediscono in genere a un figlio la scelta matrimoniale, come pure l'impegno di un lavoro, o addirittura la ricerca del successo.

Ascoltare il Signore
Non sempre abbiamo un'idea esatta di che cosa significa ascolto del Signore. Vediamo, allora, quali possono essere i modi di ascolto più autentici.
Il primo è l'ascolto di quella parola di Dio che la Chiesa ci trasmette attraverso il Vangelo, l'Antico Testamento, la voce del Papa e dei Vescovi. Ascoltare la voce di Dio non vuol dire, quindi, percepire il fruscio di un’aria leggera, bensì leggere la sua Parola con disposizioni di umiltà, preghiera, obbedienza, riverenza.
C'è un secondo modo di ascolto. Passando dal momento della lectio di un brano biblico, di un salmo, di una pagina dell'Antico o del Nuovo Testamento, al momento della meditatio, dobbiamo applicare la parola di Dio alla nostra situazione personale, dobbiamo lasciarci interpellare dal Signore chiedendoci: come questa parola, mi scuote, mi tocca, si realizza in me qui e adesso? Questo ascolto è molto importante per la nostra vita concreta, quotidiana.
Ci può essere un terzo tipo di ascolto, meno abituale, più interiore: si avverte dentro di sé una parola di Dio, una sorta di voce. Ovviamente, perché sia vera e non invece frutto della mia immaginazione, occorre sentirla ripetutamente, insistentemente, e non solo in un momento di euforia. E allora bisogna confrontarsi con un accompagnatore spirituale. A noi, comunque, spetta anzitutto di esercitarci nella prima e nella seconda forma, senza le quali non ci può essere mai la terza.

E quando sopraggiunge l'aridità
Tutti, prima o poi, conosciamo questa situazione che può portare allo scoraggiamento, alla tristezza e addirittura alla decisione di impiegare in altro modo il tempo stabilito per la preghiera. È perciò utile sapere che l'aridità può sopravvenire per due ragioni.
La prima è quella della prova: Dio vuole purificarci, vuole farci passare a una fede più pura, vuole suscitare una ricerca nuova. La seconda ragione va ricercata in noi stessi: l'aridità, infatti, può essere frutto di dissipazione, di pigrizia, di affettività sregolate che, a poco a poco, inducono al disgusto delle «cose del Padre».
Naturalmente non è facile discernere tra questi due tipi di aridità, occorre l'aiuto di un accompagnatore spirituale. Ordinariamente, quando, malgrado il silenzio di Dio, si rimane fedeli alla preghiera, continuando a dire: Signore, ti amo, mi dono a te; quando si è interiormente addolorati per l'aridità sperimentata, significa che si tratta di una prova purificatrice.

Confrontarsi
È la richiesta di molti. Trovare altri giovani con i quali condividere i dubbi, le paure, ma soprattutto confrontarsi sul cammino di ascolto, di preghiera, di silenzio, di discernimento.
Se questa è una legittima richiesta che non nasce dalle paure e incertezze - e che a sua volta le alimenta ulteriormente - bensì sgorga dalla necessità di confrontarsi sul percorso di discernimento iniziato e condividere le esperienze maturate, allora non solo è utile, ma necessario. Il confronto spazza via le false illusioni e dissipa le paure, poiché mi accorgo che non sono solamente io ad essere chiamato dal Signore a compiere scelte radicali, ma la vocazione alla consacrazione è molto più diffusa di quanto possa pensare o la società odierna cerca di nascondere.
Esistono pertanto gruppi di giovani in discernimento vocazionale dove, con l’accompagnamento di sacerdoti e suore, si può e si deve operare questo confronto.
(testo del Card. Carlo Maria Martini)

I Frati del TOR sono ben lieti di offrire la possibilità ai giovani che volessero trascorrere alcuni giorni di preghiera, riflessione con la fraternità per favorire e maturare scelte di speciale consacrazione al Signore.

Cinque vie per scoprire la propria vocazione…

  • Fare ciò che piace di più
  • Scegliere ciò che costa di più
  • Preferire quello che aiuta gli altri
  • Scegliere ciò che dà pace al cuore
  • Consultare una persona adulta


Pace e Bene
 
Parrocchia Sacro Cuore
Via P. Giovanni Parisi TOR, 1
Santa Lucia del Mela (Me)
Tel. - Fax 090.9359393
Cell. 3452427585
E-mail: frafilippotor@gmail.com
AVVISI
 
EVENTI DI RILIEVO

Festa dell'Eccomi
Genitori e Araldini
Domenica 5 Febbraio 2012 - ore 18.00


Quarant'ore
dalle ore 7,30 alle ore 16.30
9 - 10 -11 febbraio 2012


Festa di Carnevale
Ore 16.00
18 febbraio 2012


Stazione quaresimale
da S. Caterina al Sacro Cuore
29 febbraio 2012


Festa del Si
***
6 maggio 2012


Araldinfesta
***
20 maggio 2012


Programma Settimanale
 
Corso di Cresima
Lunedi', ore 20.00

Corso PreMatrimoniale
Lunedi', ore 21.00

Catechesi Adulti
Martedi', ore 21.00

Incontro GiFra
Mercoledi', ore 21.00

Prove Coro
Venerdi', ore 21.00

Catechismo fanciulli
Sabato, ore 16.00

Araldini (dalla 3^ elem. alla Media)
Sabato, ore 17.00

Gruppo di Preghiera P. Pio
Primo Lunedi' del Mese
ore 16.30

Adorazione Eucaristica
Primo Venerdi' del Mese
ore 16.30

 


 


 
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