Il Nostro Si
“Il nostro SI”
Linee guida per l’araldinato

L’araldinato è la prima tappa dell’esperienza Francescana, il primo passo nel cammino della Famiglia Francescana.
Conoscere gli araldini significa amare e capire che prendersi cura dei piccoli è essenzialmente verificare la propria vocazione francescana di famiglia.
Convinti della necessità di educare « i fanciulli in modo che aprano il loro animo alla comunità ... e acquistino la coscienza di essere membri vivi e attivi del Popolo di Dio » e del fascino che Francesco può esercitare su di loro, si favorisca la formazione di gruppi di fanciulli i quali, con l'aiuto di una pedagogia e di una organizzazione adatta alla loro età, siano iniziati alla conoscenza e all'amore della vita francescana… [Costituzioni Generali dell'Ordine Francescano Secolare – art. 25]
L’OFS, la GiFra e gli Araldini appartengono, infatti, ad una sola grande famiglia, nella quale ogni membro deve sentirsi responsabile dell’altro, del fratello, che è dono di Dio e si fa carico della sua crescita umana e spirituale.
Essi hanno in comune la radice, l’appartenenza, la vocazione e la missione.

Identità

L’araldino è, ad esempio di Francesco d’Assisi, l’araldo del Gran Re, colui che annuncia il lieto messaggio di Dio, e vuol diventare capace di far conoscere la parola di Gesù.
L’araldino è colui che si impegna a servire Cristo portando pace e gioia ovunque, si impegna in famiglia, a scuola, in fraternità, in parrocchia, per le strade, ad aiutare a costruire un mondo più bello.
Gli Araldini non sono un gruppo, non sono un’associazione ma una fraternità, cioè un insieme di fratelli-amici.
La fraternità degli Araldini è costituita da ragazzi di età compresa tra i 6 ed i 13 anni, preferibilmente suddivisi in due fasce: dai 6 ai 10 anni e dagli 11 ai 13 anni.
Gli araldini sono articolati in fraternità di diverso livello: locale, regionale e nazionale, così come per l’OFS e la GiFra.

Formazione

Finalità prioritaria di una fraternità araldini deve essere soprattutto la formazione umana, cristiana, francescana del ragazzo per maturare la coscienza di una presenza attiva nella Chiesa.
L’araldinato deve far scoprire ai ragazzi la personale vocazione cristiana e consentire loro di crescere umanamente e spiritualmente nella sequela di Gesù, far sviluppare la conoscenza del progetto di Dio su ognuno di loro e invogliarli a realizzarlo con generosità. 
L’araldino è formato alla scuola della parola di Dio: egli impara a conoscere Francesco e Chiara come modelli da seguire per incontrare Gesù e accoglie il messaggio Francescano come lieta e gioiosa attualizzazione del messaggio evangelico.
L’araldino scopre e conosce Chiara e Francesco nell’approccio diretto con le Fonti francescane e nei luoghi che li hanno visti protagonisti del loro tempo.
La formazione, trasmessa attraverso le più svariate metodologie, deve portare l’araldino ad una migliore conoscenza di sé, e a considerare importanti valori quali il rispetto e l’amore per l’uomo ed il creato, l’amicizia e il perdono … e suscitare e potenziare l’amore per la vita come dono di Dio.
L’araldino, attraverso la formazione e il rapporto con gli altri, deve maturare uno stile fraterno, fatto di speranza, accoglienza, fiducia, gioia, letizia, pace, semplicità, povertà, generosità, servizio.

Metodologia e strumenti educativi

Il percorso formativo dell’araldinato deve essere strutturato a seconda delle esigenze della fraternità locale, della suddivisione in fasce di età, e trasmesso mediante specifici sussidi formativi, momenti di animazione, dinamiche appropriate, il gioco, la musica,….
Grande attenzione deve essere riposta nel saper trasmettere i valori della spiritualità, sia cristiana che francescana, mediante momenti di preghiera, individuale e comunitaria, e la partecipazione attiva alla vita sacramentale.
La preghiera deve assumere una valenza primaria per l'araldino e la fraternità tutta: in essa va riconosciuta l’azione dello Spirito Santo. La preghiera è il motore che spinge e fa proseguire nel cammino intrapreso; essa è dialogo privilegiato con il Padre e con Gesù, dei quali ci si riconosce figli e fratelli. La preghiera va riscoperta anche in senso orizzontale: non si prega da soli o per se stessi ma insieme ai fratelli e per i fratelli.
L’araldino deve essere aiutato a forme di servizio e di testimonianza adatte alla sua età: è fondamentale educare i ragazzi a saper donare e donarsi.
Il cammino nell’araldino non può prescindere da una programmazione iniziale, attraverso cui fissare gli obiettivi, i contenuti, la vita fraterna, gli appuntamenti e le esperienze da vivere. Importanti sono da considerare gli incontri proposti a livello regionale e nazionale. La loro peculiarità - oltre alle esperienze che vi si possono vivere - è quella di proiettare l'Araldino in un discorso più ampio di famiglia e di fraternità universale.

La Promessa

Dopo un congruo periodo di formazione iniziale, ed in seguito con scadenza annuale, la fraternità celebra la festa della Promessa. Essa è il momento qualificante del cammino dell’araldino, che si impegna a vivere con entusiasmo la fraternità e ad essere un seme di speranza nel mondo.
Si suggerisce di celebrare la Promessa all’inizio dell’anno fraterno, nella domenica della festa di “Cristo Re”, a significare l'inizio di un nuovo cammino con l'impegno personale di ciascuno a portarlo avanti.

La Festa dell’eccomi

La Festa dell’Eccomi è la festa della famiglia: si celebra annualmente, il 2 febbraio, giorno della “Presentazione di Gesù al tempio”. Celebrare l'Eccomi vuol dire consapevolezza e pieno coinvolgimento dei genitori nella vita dei propri figli: essi li presentano 'ufficialmente' alla fraternità francescana e, soprattutto, alla comunità ecclesiale che li accolgono e si impegnano a seguirli nel loro cammino intrapreso con la Promessa. L'Eccomi, infatti, conferma la Promessa e stimola i ragazzi a verificare e mantenere gli impegni assunti.

L’animatore

L’animatore è colui che accompagna i ragazzi nel loro cammino di crescita umana, cristiana e francescana. L’animatore svolge il proprio servizio con l’esempio della propria vita e testimonianza, divenendo modello di riferimento; privilegia il dialogo, offre la propria disponibilità e, prima di animare gli altri, si impegna ad animare se stesso.
Egli vive, condivide e trasmette, responsabilmente e con impegno, la fraternità universale, la spiritualità, la minorità: in un’unica parola il vangelo.
L’animatore deve maturare la consapevolezza di essere fratello e compagno per i ragazzi nel loro cammino di crescita (responsabilità nell’uomo della società e della chiesa del futuro).    L’animatore di una fraternità araldini può essere un promesso GiFra o un professo OFS, affiancati all’occorrenza da non promessi o non professi, che abbiano però già avviato un cammino di formazione in fraternità. Essi partecipano a tutte le iniziative formative promosse a livello locale, regionale e nazionale.
Si auspica che tra animatori ed araldini ci sia una sostanziale differenza d’età.
I responsabili, ai diversi livelli, vengono nominati dai consigli GiFra e OFS, preferibilmente appartenenti ai consigli stessi, e il loro mandato è della stessa durata del consiglio che li ha nominati.
È opportuna la creazione di una equipe di formazione per l’araldinato a tutti i livelli composta sia da membri della GiFra che dell’OFS.

L’Assistenza

La fraternità degli araldini è seguita da un assistente; egli, presenza viva e reale in fraternità, cura l’aspetto spirituale ed è testimone del carisma francescano, collabora attivamente con gli animatori alla formazione dei ragazzi.
L’assistente è richiesto dai responsabili e, ove fosse possibile, può essere lo stesso che cura la fraternità GiFra e/o OFS.

La Famiglia

L’araldinato non è da considerarsi un’esperienza avulsa dal contesto familiare dei ragazzi. La famiglia dell’araldino deve essere coinvolta nell’esperienza vissuta dal ragazzo; è fondamentale, infatti, stabilire una relazione forte tra l’animatore, l’assistente e i genitori dei ragazzi, in modo che interagendo contribuiscano tutti insieme alla crescita della personalità e una vita ricca  dal punto di vista umano e spirituale.

Agosto 2004
Pace e Bene
 
Parrocchia Sacro Cuore
Via P. Giovanni Parisi TOR, 1
Santa Lucia del Mela (Me)
Tel. - Fax 090.9359393
Cell. 3452427585
E-mail: frafilippotor@gmail.com
AVVISI
 
EVENTI DI RILIEVO

Festa dell'Eccomi
Genitori e Araldini
Domenica 5 Febbraio 2012 - ore 18.00


Quarant'ore
dalle ore 7,30 alle ore 16.30
9 - 10 -11 febbraio 2012


Festa di Carnevale
Ore 16.00
18 febbraio 2012


Stazione quaresimale
da S. Caterina al Sacro Cuore
29 febbraio 2012


Festa del Si
***
6 maggio 2012


Araldinfesta
***
20 maggio 2012


Programma Settimanale
 
Corso di Cresima
Lunedi', ore 20.00

Corso PreMatrimoniale
Lunedi', ore 21.00

Catechesi Adulti
Martedi', ore 21.00

Incontro GiFra
Mercoledi', ore 21.00

Prove Coro
Venerdi', ore 21.00

Catechismo fanciulli
Sabato, ore 16.00

Araldini (dalla 3^ elem. alla Media)
Sabato, ore 17.00

Gruppo di Preghiera P. Pio
Primo Lunedi' del Mese
ore 16.30

Adorazione Eucaristica
Primo Venerdi' del Mese
ore 16.30

 


 


 
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